martedì 7 febbraio 2012

Ca'Reggae

Presentazione
I Ca'Reggae arrivano primi nella categoria di "numero di musicisti sopra al palco del Barone" e credo che difficilmente saranno raggiunti (causa limiti del palco). Otto musicisti (batterista, percussionista, due tastieristi, bassista, due chitarristi, sassofonista) più cantante e corista fanno un bel "dieci" persone sopra al palco. Diciamo che si rischierà di perdere quell'essenza del Jazz Club che caratterizza i mercoledì sera al Barone Rosso, ma lo si fa volentieri per vari motivi:
  1. Son bravi 
  2. Fan pezzi loro 
  3. Fanno festa e colore, che "de 'sti tempi mae no e'l fa"
I Ca'Reggae propongono un Reggae in italiano ma, autodefinito, "venexian style". Sicuramente porteranno buone vibrazioni sul palco che sapranno raggiungere il pubblico, anche quelli affezionati ai mercoledì baronerossiani, quindi abituati a ben altri generi.



Post concerto: foto e impressioni
Il mantra "daghe de reggae" scaccia il malumore. Dieci musicisti, grande coinvolgimento del pubblico (non così folto, a dir la verità). Ecco qualche foto della serata.

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)
 Non è da tutti far ballare il pubblico in un contesto come quello del Barone, ma loro ci sono riusciti: complimenti!
Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)
 Ciao e grazie Ca'Reggae, alla prossima e buona fortuna!
Ca'Reggae (photo Luca Marangon © 2012)

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