jazz club barone rosso: Alberto Milani Trio

Presentazione
Alberto Milani, Pordenone, 1983, chitarra.
Phil Mer, Alta Badia, 1982, batteria.
Andrea Lombardini, Treviso, 1978, basso.

Alberto Milani presenta il suo ultimo album "Stories by the bridge", composto e suonato dal chitarrista friulano, con Scott Henderson, Paolo Costa, Riccardo Fioravanti, Giampaolo Rinaldi, Giorgio Zanier. Il tour promozionale si svolge con la formazione in introduzione. Un trio giovane ma di qualità, farà il suo debutto dal vivo proprio qui. Il Barone Rosso ha puntato su questo giovane, magari non molto conosciuto (per ora) in queste lande ma che già con il suo demo di presentazione (sulla base del quale, in genere, avviene la selezione dei gruppi non conosciuti che calcano questo palco) dimostrava gran qualità e personalità ed uno spessore raramente riscontrabile in un così giovane artista. Aggiunto il fatto (non secondario) di proporre pezzi propri, diciamo che abbiamo il mix giusto per un'altra serata all'insegna della buona musica al Barone Rosso Jazz Club che per l'occasione sarà Rock-Jazz Club.

Il concerto

Le premesse erano buone, le aspettative altine, il risultato finale ben superiore. Il concerto ha provocato in me un senso di sazietà musicale per un paio di giorni, tanto è stato ricco il banchetto sonoro offerto dal trio. Raramente mi era successo (e con gruppi musicali di ben diversa notorietà). Lasciando stare le impressioni personali posso sicuramente affermare che i presenti hanno potuto assistere ad un trio energico, fresco, assolutamente non scontato (non c'era il tutto esaurito ma comunque una buona affluenza considerando che l'artista "vien da fuori" e sopratutto, ahimè, certi mercoledì di coppa, anche se italiana, si fan sentire). I temi di Milani richiamano a vari artisti del passato, senza però avere quel retrogusto da già sentito. Il tutto condito da tecnica e, sopratutto, passione di tutti e tre i musicisti. Forse un po' troppa passione e trasporto per Alberto costretto ad accordare la chitarra ad ogni pezzo. Qualcosa di nuovo insomma, al Barone, che speriamo di riproporre anche nella prossima stagione.
Ed ora la oramai consueta manciata di foto, rigorosamente bianchennere, del concerto.