domenica 11 dicembre 2011

L'angolo del Tétto: La Psicantria

Riporto come di consueto il "bugiardino" del commento alla serata del nostro critico di fiducia. Questa rassegna ha portato sul palco musicisti di razza, quindi più che critiche siamo di fronti ad elogi. Ma se lo meritano e non possiamo farci nulla.  Dovremo organizzare un concerto di medio livello per farlo scatenare.

Avvertenze per l'uso: le "perle" del Tétto possono contenere ilarità, non superare le dosi consigliate (1 compressa a settimana), in caso di sovradosaggio consultare subito un fonico. Non sono stati riscontrati effetti collaterali (ma siamo ancora nella fase di sperimentazione). Le dichiarazioni del Tétto rappresentano il suo punto di vista, non quelle di un critico di musica (per fortuna).

 Mercoledì 7 dicembre                LA PSICANTRIA.

In questo ennesimo appuntamento con la musica il “Barone Rosso” ci ha proposto uno stravagante gruppo composto da uno psichiatra ed uno psicologo, accompagnati da Lorenzo Mantovani alle chitarre. Gaspare Palmieri e Cristian Grasselli sono una coppia strepitosa dove regna l’allegria, anche se i temi affrontati potrebbero toccare la sensibilità di talune persone, invece con la loro leggerezza e competenza riescono a far ridere di quelle tematiche così spiazzanti: a volte facciamo finta che quel mondo non ci riguardi, non abbia niente a che vedere con noi. Ed ecco che arrivano i “Psicantria” con le loro ballate a ricordarci che questa realtà non è poi così lontana, fa parte di noi, delle nostra psiche. Sembra che questi artisti dottori ci prendano per mano e ci dicano: venite piccoli non c’è nulla di cui aver paura è solo un mondo parallelo, dove comunque c’è la voglia di vivere e il desiderio di essere amati.

Bello, interessante e divertente, in particolar modo mi è piaciuta la canzone scritta e cantata da Gaspare: “Mio fratello”, toccante storia di un suo vecchio amico morto prematuramente.

A fine concerto ho apprezzato il loro CD e libro, dove la prefazione è a cura di Guccini, catturato anche lui dallo stile di questo spassoso gruppo che sa divertire senza essere mai banale.

Mi ricorderò, quando andrò fuori di testa del tutto, di farmi curare dai “Psichiatria”: faremo a gara a chi è più spiritoso, consapevoli del fatto che la comicità è sintomo di intelligenza.                                                                                           
                                                                                                               Tétto.

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