giovedì 17 novembre 2011

L'angolo del Tétto: Signorelli e Tattara

Il Tétto è una creatura mitologica, metà uomo e metà comico, anche se gli studiosi sono discordi se la metà umana sia quella sopra o sotto la cintura. Per niente schivo, anzi estroverso, è un abituale frequentatore del Barone Rosso, amante del buon cibo e del buon bere. Tra i suoi interessi spicca la musica e non si perde mai un concerto (assieme al suo gruppo di baldi giovani). Dopo ogni concerto è usanza chiedergli un parere sulla performance dell'artista (e se non la chiedi, arriva lui a dirtela lo stesso) senza peli sulla lingua ma comunque sincera e spassionata. Abbiamo quindi deciso di raccogliere le sue "perle" e di condividerle con tutti i frequentatori del jazz club che leggeranno questo blog.

Avvertenze per l'uso: le "perle" del Tétto possono contenere ilarità, non superare le dosi consigliate (1 compressa a settimana), in caso di sovradosaggio consultare subito un fonico. Non sono stati riscontrati effetti collaterali (ma siamo ancora nella fase di sperimentazione). Le dichiarazioni del Tétto rappresentano il suo punto di vista, non quelle di un critico di musica (per fortuna). 


Ed ora ecco il commento integrale (e senza censura) rilasciato dal Tétto:


BaroneRosso,  Mercoledì 16 novembre 2011

Esordio stupendo della stagione musicale del “baronerosso”, l’ormai amico Signorelli assieme al grande Tattara ci hanno allietato con la loro musica. Tra cover jazz e le notevoli creazioni di Signorelli la serata è fin troppo volata via fra l’entusiasmo dell’affezionato pubblico frequentatore del “Barone”. Per quanto mi riguarda ho “viaggiato” tutta la sera in quello stile che li contraddistingue misto tra un’eleganza “Segoviana” e il più bel Jazz.
Un grazie ancora a questi mitici, aspetto con trepidazione che Signorelli ci riproponga il solito amato trio che vede assieme a lui il grande Barbieri, raffinatissimo batterista e Ares Tavolazzi, l’uomo che fa l’amore con il contrabbasso.
L’unica critica che posso fare è che potrebbero suonare un po’ di più ma forse sarà la distanza da casa che li rende un po’ “stitici”.
Aiutatemi, trovate qualche critica perché i troppo bravi fanno un po’ rabbia.
Tétto

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